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Pensioni, c’è una nuova data di scadenza che non puoi dimenticare: rischi di perdere i soldi

C’é termine che rappresenta una data cruciale per i pensionati italiani che desiderano continuare a ricevere le proprie prestazioni.

Entro questa scadenza, è obbligatorio inviare due modelli all’INPS: il modello RED e il modello Invciv. Ignorare questa scadenza potrebbe comportare la sospensione dei pagamenti e, in ultima istanza, la decadenza del diritto a ricevere le prestazioni. Pertanto, è fondamentale comprendere l’importanza di questi modelli e chi è tenuto a presentarli.

Il modello RED (reddito) è un documento essenziale per i pensionati che percepiscono prestazioni collegate al reddito. Questo include, ad esempio, coloro che ricevono l’integrazione al trattamento minimo della pensione o l’incremento al milione. Ogni anno, i pensionati sono tenuti a dichiarare all’INPS i loro redditi, non solo quelli personali ma anche quelli del coniuge e degli altri membri del nucleo familiare, se questi sono rilevanti ai fini della prestazione.

Chi deve inviare il modello RED?

L’obbligo di invio del modello RED riguarda diverse categorie di pensionati:

  1. Pensionati con redditi variati: Coloro che negli anni precedenti non hanno avuto altri redditi oltre a quelli da pensione devono presentare il modello RED solo se la loro situazione reddituale è cambiata rispetto all’anno precedente.
  2. Titolari di prestazioni collegate al reddito: Chi non comunica integralmente i redditi influenti sulle prestazioni all’Agenzia delle Entrate è tenuto a inviare il modello RED. Esempi di redditi che potrebbero non essere comunicati includono stipendi da lavoro all’estero, interessi bancari e proventi da investimenti.
  3. Esenti dalla dichiarazione dei redditi: Pensionati esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi ma che percepiscono redditi aggiuntivi rispetto a quelli da pensione, come coloro che ricevono l’Assegno al nucleo familiare (ANF).
  4. Titolari di redditi particolari: Chi ha redditi che vengono dichiarati in modo diverso per fini fiscali, come i redditi da lavoro autonomo o da collaborazione coordinata e continuativa, rientra tra i soggetti obbligati.

La circolare INPS n. 195 del 2015 fornisce indicazioni dettagliate su quali pensionati devono inviare il modello RED e in quali casi i redditi del coniuge e dei familiari siano rilevanti.

Per inviare il modello RED 2025, che si riferisce ai redditi dell’anno 2023, i pensionati possono accedere al sito dell’INPS nell’area personale, utilizzando le proprie credenziali. Qui troveranno il modello RED precompilato, che semplifica il processo di invio. In alternativa, è possibile rivolgersi a centri di assistenza fiscale (CAF) o patronati, che possono fornire supporto nella compilazione e invio del modello.

A differenza del modello RED, il modello Invciv non si occupa della dichiarazione dei redditi, ma attesta la permanenza stabile e continuativa in Italia. Questo modello è cruciale per i beneficiari di determinate prestazioni sociali, come la Pensione sociale, l’Assegno sociale e l’Assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile.

Come inviare il modello RED 2025(www.radioveronicaone.it)

I titolari di prestazioni sociali devono inviare il modello Invciv entro la scadenza del 28 febbraio 2025. La mancata presentazione di questo modello può portare, analogamente a quanto accade con il modello RED, alla sospensione dei pagamenti e alla revoca della prestazione. È importante notare che, a differenza del passato, il modello Invciv non serve più per comunicare eventuali ricoveri, poiché tali informazioni sono ora acquisite direttamente dall’INPS attraverso uno scambio di dati con il Ministero della Salute.

L’invio del modello Invciv avviene attraverso le stesse modalità previste per il modello RED. I pensionati possono utilizzare il sito INPS per l’invio telematico o chiedere assistenza a CAF e patronati. È fondamentale completare questa procedura entro il termine stabilito per evitare spiacevoli conseguenze economiche.

La scadenza del 28 febbraio 2025 non è semplicemente una formalità burocratica, ma un passaggio cruciale per garantire la continuità delle prestazioni pensionistiche. La scarsa conoscenza delle procedure, o semplicemente la dimenticanza, possono costare caro. Infatti, l’INPS ha il potere di sospendere i pagamenti in caso di mancato invio dei modelli, e successivamente potrebbe procedere alla revoca delle prestazioni.

Published by
Roberto Arciola